Sole, vento, acqua, cielo, ombrellone, sdraio: sono al mare. Sono talmente milanese che ho la pelle grigia. Sono qui con un’amica divina, sarebbe degna di far parte del nostro clan se fosse parte della nostra storia. È una sorella, vuole ciò che è meglio per me, mi guarda, mi fa la domanda, aspetta la risposta, riflette e poi mi dice quello che un’amica deve dire quando l’altra amica non vede o non considera quello che deve vedere. Io faccio lo stesso con lei. Mi ha invitata qui, a questo mare, al suo paesello di origine, lei vive a Roma, lei si chiama S… È un sacco di tempo che voglio fartela conoscere amica mia di fegato, e vorrei che ci fosse anche lei, seduta lì sul tuo letto, a mangiare patatine dallo stesso sacchetto. È simpatica, generosa, affettuosa, come te, bella tesorina di fegato e come le donne divine, tue amiche, con cui mi hai messa in contatto. Mi ha invitata qui e, saggia com’è, mi ha sollecitata ad avviare la mia vita da mezza single. Lei sta dalla sua adulta mamma. Io, camera singola, colazione da sola, passeggiata a prendere il giornale, caffè e… mi fa strano, molto strano, ma me la godo. È mia questa vita? Dimmelo tu, è mia questa vita? Ma davvero mi posso permettere di esistere senza occuparmi di qualcuno? Posso pensare se preferisco fare il bagno ora o dopo il caffè? Se voglio stare distesa sulla sdraio o passeggiare sulla spiaggia? Faccio la doccia pensando solo a ciò che serve a me, ma davvero posso? Condivido il bagno con una signora, così mi ha detto la proprietaria della pensione Teresa, io la signora non l’ho ancora incontrata, forse non fa la cacca e non fa la doccia. In camera ci sono un bidè e un lavandino. E ci sono io, sola, senza bimbi da accudire. Mi fa strano ma, tesoro mio, divine mie, mi piace.
Tua Demetra
Categoria: estate
E io vorrei…
Vorrei farti venire qui con me, per qualche minuto, in spiaggia, e godere di un venticello che ti accarezza tutti i peletti del corpo, (quelli in regola e quelli abusivi!), seppure in un caldo torrido, che mi rimanda immediatamente a quell’”arrosto” terribile che sarà la tua stanza a quest’ora… E questo mare talmente bello da sembrare un sogno, come i tuoi occhi, due fari dolcissimi che scrutano, osservano, comprendono, amano.
Per me, che non ho un merito diverso dal tuo nel potermela godere questa spiaggia, e che sicuramente tu sapresti godere appieno, tutto questo mi fa sentire che in fondo, quasi quasi, anche io sono abusiva qui se non la puoi godere anche tu!
Tua Persefone
Tu, il mio raggio di sole
Sono in piscina, ero da sola con le bimbe, un paradiso. Poi è arrivata una famiglia di 10 persone, tra cui nonni vari, zii e un termos cadauno con le lasagne al forno… Le mie figlie, ignare dell’invasione barbara, sguazzano nell’acqua, mentre io prendo il sole e penso a te. Penso pure che a leggere magari mi manderai a quel paese, che io sono qua beata e tu nella stanza 18 del Fatebenemafatepresto. Penso che avrei voglia di telefonarti, chiacchierare, sentire i tuoi consigli, i tuoi punti di vista… penso che ho una vita complicata, ma bella. Ho un marito con un cancro metastatico al seno, una gran voglia di vivere e una sorella di vita, che sei tu, che dovrà lottare tosto. Penso che ho due splendide bimbe piene di allegria, tanti amici con cui porto avanti progetti e sogni. Penso che ho 46 anni e sono più bella e sicura che a 20. Penso che la vita sa inventarsi storie che io non riesco nemmeno a immaginare per una messa in scena. Nel male, ma spessissimo nel bene. Penso che sei un pezzo di me, un enorme pezzo di me, 36 anni di me e di te, di confidenze, giochi, litigi e sostegno reciproco. Penso che tu sei parte inscindibile della mia vita e inizi a mancarmi sempre di più. Penso che sai lottare mille volte più di quanto lo sappia fare io, che mi sei dentro con la tua forza e io sono dentro te con la mia vitalità. Sento che mi dici “anche tu sei forte”, me lo dici sempre, dici: “Sapete? Lei ha molte più palle di quel che credete”.
Vorrei portarti in ospedale un pezzo di sole e un tuffo di acqua fresca, mi manchi da impazzire. Vedi di risolvere presto questa colossale rottura di scatole. Perché, se l’attrice sono io, il colpo di teatro l’hai fatto tu? Un bacio e un raggio di sole.
Ps: non è vero che abbiamo messo i tuoi filetti di merluzzo congelato nel Campari, ma ti giuro che ci abbiamo seriamente pensato.
Tua Afrodite