Umberto Eco, la morte e i coglioni…

Ciao tesoro, visto che ti è toccato andartene subito dopo David Bowie e subito prima di Umberto Eco (hai scelto un periodo parecchio Vip), ti posto qui una deliziosa considerzione sulla morte (acuta e paradossale) proprio di Umberto Eco. Secondo me ti piacerà (già ti vedo col sopracciglio alzato che dici “ue’ beleé, non pigliarmi per il culo, facile fare umorismo con me adesso eh”… Ma tu leggila, e so che alla fine ridacchierai perché ti sarà piaciuta). Quando hai modo leggila, fino in fondo. Che la chiave è alla fine, ovviamente alla fine.

Mi manchi, ma come vedi ti penso.

Tua Saida-Afrodite

  

Ops, m’ero scordata le mestruazioni!

E chi se lo ricordava che, in quanto normo-femmina, ogni mese mi tocca anche il ciclo! Con tutto il casino che c’è stato finora, non sapevo nenche più ci fosse quella parte del corpo!
La consueta sveglia all’alba oggi mi era sembrata una fucilata! Mille dolori e fiacchezze e un cerchio alla testa che Mafalda non solo avrebbe pensato l’avessero fatta santa, ma anche papessa. E, giusto mentre stavano per arrivare i medici per il giro visite, ho scoperto che anche questo mese le mie ovaie avevano fatto il loro dovere.
In pigiamino e coordinato intimo bianco candido, la mia solita passeggiatina in bagno (di regola, una ogni mezzora, visto quanto mi fanno bere) e… il panico! Occhi pallati di fronte al disastro senza uno straccio di assorbente per arginare il danno!
Dopo aver srotolato metri di carta igienica e riempito la mutanda assassina sono corsa a chiedere aiuto. Immaginate per un attimo con quale scatto felino posso essermi precipitata alla ricerca di una soluzione: nello slancio era inclusa una mutanda imbottita, la fiacchezza e il cigolante carrellino della flebo attaccato al braccio!!!!
L’unico disponibile  era, ovviamente, un uomo. Un infermiere, con anche qualche piccola difficoltà nel comprendere il problema… Problema pressoché irrisolvibile perché in un reparto di chirurgia gli unici assorbenti disponibili sono i pannoloni per incontinenti. Manco morta! Piuttosto mi sarei piazzata una federa tra le cosce!
Ma i super poteri delle Dee hanno dato i loro frutti! Santa Atena è giunta in soccorso sul più bello! E lei, lei sì, con scatto felino, è corsa a comprarmi assorbenti in quantità… A quelli si sono poi aggiunti quelli procurati da mia madre a da chiunque l’avesse saputo. Bene, adesso posso onorare le mie tanto ligie ovavie e scatenarmi nel fare cambi all’infinito. Possiedo assorbenti per il prossimo quinquennio! Verso la menopausa e oltre!

Oggi resta comunque una bellissima giornata! Mi hanno mandata a casa! E adesso attendiamo i risultati della biopsia per passare alla fase B! Chemio a volontà!

Chiudo con una piccola chicca: il mio ex marito, dopo le tante chiamate di amici e parenti per convincerlo a farlo, si è dunque attivato per portarmi i bimbi. Rimarrà due giorni… Si vede che ha paura che il mio tumore sia contagioso… Ma soprattutto ci ha tenuto a dirmi che – testuali parole – ‘lo scherzo’ gli e’ costato ben 1400 euro!

Che dire… Viva la vita e viva la gnocca!
Vostra Artemide

Il GrigioPirla…

Ve la ricordate la TV delle Ragazze… E il Grigio Pirla? Parodia della celebre pubblicità GrigioPerla?
Ecco, ne ho uno che ogni sera viene a trovare l’amata (‘sti cazzi) suocera che sta nella mia stanza. Roba da paura! Se ci ha mai parlato in vita sua è tanto, ma da quando sono in ospedale accompagna la mogliettina per broccolarmi. Giuro! Non si fa ritegno a guardarmi incessantemente mentre è qui, incollandomi quegli occhi appiccicosi e sgradevoli da uomo belloccio ma sfigato e succube di una moglie/madre che penso lo comandi come un ligio cagnolino di campagna. La cosa sorprendente è che fa di tutto per farsi vedere da me, butta lì frasi cercando di attirare la mia attenzione per poi borbottare ‘si vede che non mi sente’, fa il gagliardo e si tiene tutto ritto ritto a pancia in dentro per mostrarmi le sue beltà nascoste (parecchio direi). Il mio compagno è sorpreso, ma anche abbastanza compassionevole… Ma dai, tesoro, viene per questa povera signora, con sua moglie!… Sembra un po’ rincoglionito, ma nulla di che… Nulla di che???… Oggi che ero sola faceva di tutto per mettersi anche dalla mia parte della stanza e starmi più vicino!!! Domani mi sa che spiego due o tre cosine al mio amore facendo leva sulla sua proverbiale gelosia… Chissà che capisca… Se gli piglia male finisce a botte! Sarebbe carina una rissa in reparto. Voglio dire, contesa tra due maschi! Figata! E quando mi ricapitano 15 minuti di gloria e fama!!!
Vostra Artemide

Biopsie, attese e burocrati folli

Ancora niente biopsia! Attendiamo che la bilirubina scenda! E la bilirubina pare sia una che se la sa prendere molto comoda… Che corre a fare!
Niente biopsia, niente inizio chemio e a me sale l’ansia! Più attendiamo più mi sale l’ansia… Mah!
Qui ho capito che l’esercizio maggiore è quello della pazienza con picchi interessanti anche sulla fiducia. Fiducia in chi mi sta curando, intendo. Sapranno bene cosa stanno facendo? Avranno chiaro che più il tempo passa più il tumore aumenta… Mah!
Ovviamente, pazienza e fiducia non sono mai state il mio forte. Ho tante belle doti… Che, prima o poi, scoprirò per benino… Ma in quanto a difetti, la carenza su quei due lì è indiscussa!
E il tempo se ne va… Intanto, sto imparando a gestirmi in autonomia le flebo. So aprirle e chiuderle e so evitare il reflusso di sangue alla fine… Poco fa, le infermiere, mi hanno proposto di fare il giro stanze con loro domani. Quasi quasi…
Altra chicca sulla mia memorabile ossessiva attenzione e organizzazione oltre che fisica, burocratica. L’ufficio Tasi (la tassa sulla rumenta) ha fatto casino e mi ha addebitato ben 3 utenze di 3 case diverse. Una di queste non c’e’ neanche più. Alla domanda come mai mi è stato risposto che, nonostante tutte le mie corrette denunce, compilazioni moduli, consegna documenti, fax e compagnia bella, potrei sempre vivere ancora abusivamente in quelle case con buona pace dei nuovi inquilini… Diciamo che fanno pagare a me i rifiuti per ricambiare l’ospitalità… In buona sostanza, il Comune di Milano mi aiuta ad essere educata e riconoscente… Questi sono pazzi!
Se esco da questo scherzo della vita, al grido ‘Fottitinne!’, come diceva Woody Allen in ‘Provaci ancora Sam’ (non fottitinne, sia chiaro), trasformerò la mia casa in un bordello algerino dove si fumerà hashish da mane a sera, bevendo rum a tazze! Manco so che gusto c’ha ma fa tanto trasgressione!!!!
A proposito, l’ago aspirato per la biopsia lo farò con la fotocopia di Peter ‘O Toole in Don Chisciotte. Mai visto? Il film è spassoso. Mi preoccupa solo un po’ averlo in testa quando sarò a far l’esame. Don Chisciotte era fuori come un balcone! Speriamo si tratti di una somiglianza solo superficiale.
Vostra Artemide

Merda d’artista

E così ci si riduce a nanna, pappa, cacca… Senza un briciolo di riguardo (per te stessa, s’intende), ti tocca descrivere, nel bel mezzo dello stanzone dove ti trovi, di fronte alle tue compagne di stanza (il meno) e altre 5/6 persone tra medici, infermieri e specializzandi, se l’hai fatta e quanta ne hai fatta e come l’hai fatta… Mi piacerebbe conservagliene un po’ per la prossima volta e tutta fiera, alla domanda “cacca”, tirar fuori una bella bustina dal comodino e piazzargliela sul tavolo dove si siedono ad aggiornare le cartelle. Mi piacerebbe dargliela con aria soddisfatta, dicendo: “Giudicate voi se non si tratta di roba di alto livello! Se la mettiamo sul mercato, questa spacca!”. Chissà che prima o poi…
Vostra Artemide

Il motorino

Ma che invenzione fantastica è il motorino?! Mi permette di arrivare ovunque in pochi minuti, sento l’aria calda, caldissima, gelida che mi accarezza (perché di carezze negli ultimi anni, tanti, non è che ne abbia ricevute molte). E allora sono grata al motorino, anche perché mi porta in pochi minuti al Fatebene da casa mia, che sto in Ticinese, dall’altra parte della città. E lì c’è la mia amica di fegato e a lei continuo a pensare, ogni momento della giornata. È come se fosse il mio braccio destro? Sinistro? Un po’ entrambi! E da lei parte un filo, che quando esco dal Fatebene si allunga e la porta con me in qualunque cosa io faccia. C’è anche stamattina, quando il mio amato motorino decide di allungarsi sopra di me deciso a stendermi a terra. Sono certa che è un atto d’amore: forse voleva copulare, non lo so, io lo amo, però mi sono trovata sdraiata sull’asfalto, mi sono divincolata dal suo stretto abbraccio e poi? Come riportarlo in posizione eretta? Ho aspettato che passasse qualcuno: arriva una giovane donna che mi guarda con aria perplessa. Forse pensa: “È pazza? Ubriaca?”. Alla fine il mio amato si rassegna a stare sul cavalletto.

Mentre mi accasciavo sull’asfalto sentivo tirare quel filo che mi lega alla mia amica di fegato. Poveretta, avrà sentito anche lei uno scossone. Le dico “tranquilla” ho la schiena sderenata ma sto bene, era solo un atto d’amore. Lei sorride.
Tua Demetra